Ladispoli

Castellaccio de Monteroni

Chiesa della Madonna del Rosario

La storia

Ladispoli è letteralmente tagliata da due piccoli fiumi, il Sanguinara e il fosso Vaccina, i quali si possono attraversare dai quattro ponti nelle vicinanze del lungomare, due dei quali interamente di legno.
La sabbia delle spiagge di Ladispoli in origine era nera per effetto della elevata componente ferrosa ed è per questo motivo che negli anni 50-60 era un luogo di villeggiatura rinomato per la possibilità di effettuare sabbiature terapeutiche. Nel tempo recente la sabbia nera ha cominciato a diminuire a causa della forte erosione dovuta al moto ondoso. A protezione delle coste che negli ultimi anni hanno sofferto di tale grande erosione sono state create delle barriere artificiali costituite da un cospicuo numero di scogli.
Dei numerosi boschi e paludi che erano presenti nel territorio durante il medioevo, a oggi non rimangono che l'Oasi Faunistica, attraversata dalla pista ciclabile, e la palude di Torre Flavia.
Da ultimo si evidenzia come, nel mare antistante Ladispoli, sembra stia comparendo una piccola barriera corallina. Tale fenomeno, sicuramente acutizzato negli ultimi anni a causa del riscaldamento delle acque del mediterraneo, rappresenta una sorta di "fatto unico". Numerose sono le immersioni che offrono la possibilità di vedere questo fenomeno decisamente strano per il "mare nostrum".
Classificazione climatica: Zona C, 1295 GR/G
Le prime testimonianze di attività umana nel territorio dell'odierna Ladispoli si datano nel tardo neolitico tra il 3000 e il 2000 a.C. I primi resti umani sono costituiti dalle punta di freccia tardo-neolitiche rinvenute nella palude di Torre Flavia. L'attuale Ladispoli sorge sul vecchio porto di Alsium, uno dei tre porti insieme a Punicum (Santa Marinella) e Pyrgi (Santa Severa) della città etrusca di Cerveteri. La deduzione coloniale romana si ebbe nel 272 a.C. anno in cui fu confiscata la metà del territorio di Cerveteri per darla alle nuove colonie. Da quel momento Alsium divenne località marittima di facoltosi romani che costruirono ville poste a pochi metri dal mare, tra i quali si dice vi fossero anche Pompeo e lo stesso Giulio Cesare secondo quanto racconta nei suoi testi Cicerone.
L'ultimo scrittore classico che cita Alsium fu Rutilio Namaziano il quale partito da Ostia nel 416 d.C. andò a visitare le sue tenute in Gallia via mare, ciò a causa della pericolosità che un viaggio via terra avrebbe comportato. Nel De Reditu suo racconta delle lussuose ville affacciate al mare che ancora erano frequentate nonostante il malessere generale della società romana del V secolo d.C. Durante le guerre greco-gotiche Totila sottomise e distrusse la città, come dimostrano le varie tombe di fattura gotica nelle vicinanze di Via Aurelia. Nel 1200 si ha la prima menzione in un documento genovese del Castrum Pali, un insediamento fortificato che sarebbe stato successivamente convertito in castello utilizzando tra l'altro anche i grandi blocchi in opera quadrata dell'antico porto di Alsium. Il nome forse deriva da palus (palude) le quali circondavano il castello. Nel castello, appartenuto a vari uomini di spicco nell'aristocrazia romana, hanno soggiornato personaggi come Franciotto Orsini, Papa Alessandro VI Borgia, Felice Orsini della Rovere, i papi Paolo III e Sisto V, i cardinali Flavio e Virgilio Orsini.
Il castello di Palo fu feudo degli Orsini e venne acquistato nel 1683 dagli Odescalchi; passò quindi per vendita al duca Grillo di Genova e al marchese Carlo Loffredo di Treviso, per tornare quindi ancora agli Odescalchi nel 1870.
Nel 1884 Livio Odescalchi fece donazione del possedimento di Palo al figlio secondogenito, Ladislao, che prese residenza nel castello. Intorno a questo era cresciuto un piccolo borgo e per allontanarne gli abitanti e i villeggianti, il principe Odescalchi fondò nel 1888 la cittadina che da lui prese il nome (Ladispoli= Ladislao Polis), in una striscia di terreno tra i torrenti Vaccina e Sanguinara. Il tracciato fu opera dell'ingegnere Vittorio Cantoni.
Fino al 1949 era frazione del comune di Civitavechia; in tale data passò al comune di Cerveteri. Nel 1970 divenne comune autonomo.
Negli anni '70 e '80 Ladispoli era uno dei punti di transito per l'immigrazione dell'URSS. Migliaia di immigrati sovietici vivevano in città in attesa dei visti d'ingresso principalmente verso USA, Canada e Australia.
Il comune viene insignito del titolo di citta nel febbraio 2011 con decreto del Presidente della Repubblica.
Recente è la realizzazione di due ponti pedonali sul lungomare, sui fossi Vaccina e Sanguinara: il cosiddetto "ponte di legno" un ponte strallato su due cavalletti, pavimentato in legno inaugurato nella primavera del 2007, e il cosiddetto "ponte bianco" un ponte reticolare ad arcata unica in puro stile Calatrava, inaugurato nel dicembre 2009 e intitolato a Abebe Bikila.
Architetture militari
Il Castello di Palo o Castello Odescalchi.
Il Castellaccio dei Monteroni, un raro esempio di casale fortificato costruito nel XIV secolo sul percorso della via Aurelia, per lunghissimo periodo utilizzato per l'agricoltura è stato poi abbandonato e occupato da abusivi. In esso si è anche girato la scena finale del film La grande guerra dove i due improbabili eroi vengono fucilati dalle truppe austriache. Attualmente giace abbandonato a causa della mancanza di accordi tra i due proprietari, il comune, e l'ente pubblico dell'agricoltura.
Del Cinquecento è la cosiddetta Torre Flavia ristrutturata dal cardinale Flavio Orsini, una delle torri di avvistamento che facevano parte di un sistema difensivo contro i Saraceni comprendente 61 torri volute dal governo pontificio lungo tutta la costa laziale. Danneggiata dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale e immersa nel mare a causa dell'erosione della costa, fu protetta negli anni settanta da una diga di pietra. Da anni i progetti per una sua ristrutturazione giacciono dimenticati nei cassetti comunali, anche se andando in comune si può vedere un bel quadro che ritrae la torre e il suo complesso a lavori finiti. La torre si è drasticamente "spaccata" in quattro tronconi che si vanno man mano disgregando. Solo per dare un esempio si veda la crepa del lato Sud che si affaccia verso il centro di Ladispoli, oggi un uomo adulto potrebbe passarci tranquillamente in mezzo, mentre sei anni fa sarebbe risultato impossibile.
La piazza principale è da sempre Piazza Marescotti, la cui attuale configurazione risale al 1988 e, recentemente ribattezzata Roberto Rossellini, rendendo così omaggio al noto regista nonché assiduo frequentatore di Ladispoli.
Nel territorio si trovano le due necropoli etrusche di Monteroni (tombe a tumulo, riferibili probabilmente alla città di Alsium e databili tra il VII e il V secolo a.c in maggioranza oggi scomparse) e di Vaccina (comprendente circa 60 tombe scavate nella roccia, probabilmente pertinenti a un insediamento dipendente da Caere sorto sulla foce del fosso Vaccina, o Caeretanus amnis).
Sono state attualmente riscoperte molte ville romane utilizzate dalla seconda metà del III secolo a.C. fino al V secolo d.C. Di alcune di esse sono stati rinvenuti cospicui resti come nel caso della Villa di Pompeo nella frazione di Marina di san Nicola, della "villa della Posta Vecchia" situata presso il bosco di Palo, della "villa di Marina di Palo", nei cui pressi si trovano anche le vestigia di una cisterna e di un monumento funerario, ma anche altre ville meno cospicue come la "villa della Grottaccia", e la villa di "Vaccina",
Villa romana nel Lungomare di Ladispoli
Un insediamento fortificato, detto Castrum Statua, era sorto su un'antica stazione di posta romana sulla via Aurelia, presso i resti di un ponte sul fosso Cupino, ma a oggi non ne rimangono che sporadici resti.
Sono presenti inoltre l'oasi faunistica di palo a Palo, nata nel 1980 su un'area di proprietà dei principi Odescalchi e gestita dal WWF, e l’oasi della palude di torre Flavia riconosciuta "monumento naturale regionale" e dichiarata "zona speciale protetta", in gestione alla Provincia..
Eventi di febbraio - Carnevale - Fino al 2003 si svolgeva la sfilata dei carri allegorici con la numerosa partecipazione delle scuole del territorio; la manifestazione era infatti organizzata dalla Pro loco con contributo del comune. La sfilata di carri dopo tanti anni è ripresa nel 2011 il giorno domenica 6 marzo.
Metà aprile - Sagra del Carciofo Romanesco: nata nel 1950, a seguito di un crescente successo negli anni ha ospitato personaggi famosi del mondo dello spettacolo come Ron, Renzo Arbore, Gigi Sabani Edoardo Bennato.. Dal 2000 è riconosciuta come Fiera Regionale e nel 2006 ha visto partecipare circa 300.000 persone; nel 2007 è diventata "Fiera Nazionale". Nella fiera sono presenti stand di tutte le regioni italiane per la promozione dei relativi prodotti tipici, oltre alle delegazioni dei paesi gemellati.
Luglio/Agosto -,"We Can di Notte": nato nel 2012, è il cartellone che racchiude le iniziative estive del centro cittadino, con pedonalizzazione del viale Italia nei venerdì e sabato dei mesi estivi ed eventi di spettacolo organizzati da Comune, associazioni, commercianti, culminante in piazza Rossellini, sede dei principali appuntamenti estivi tra eventi ricorrenti e nuovi.
Ladispoli è collegata alla principale rete viaria nazionale, tramite l'autostrada A12 Roma Civitavecchia e la Strada Statale 1 Via Aurelia.
Sul territorio comunale è presente una stazione ferroviaria Ladispoli Cerveteri, importante scalo sulla ferrovia Roma Civitavecchia Pisa, servita anche dai treni della FL5.
Ladispoli è collegata, attraverso i bus COTRAL, a Roma, Fiumicino (frazioni di Palidoro, Torrimpietra e Aranova), Civitavecchia, Cerveteri, Allumiere, Tolfa, Bracciano e Bassano Romano. I servizi urbani locali, che la collegano con le frazioni e con il comune di Cerveteri, sono gestiti da Seatour S.p.a.
Negli anni Cinquanta il solo gemellaggio era con la città spagnola Benicarlo per via della comune propensione alla coltivazione del carciofo. Negli ultimi 10 anni, però, i gemellaggi sono aumentati di molto favorendo comunque ancora in alcuni casi come Castroville e Tinos la similitudine agraria. I rapporti tra le città gemellate sono ottimi e ogni anno in occasione della Sagra del carciofo vengono invitate a Ladispoli ampie rappresentanze.
Ci sono tre squadre di calcio appartenenti alla categoria di livello regionale:
US Ladispoli
S.S.D. Atletico Ladispoli (girone A della Promozione Lazio)
Città di Ladispoli (girone F della 2à categoria)
Sono attivi due circoli tennis: Il Gabbiano e Il Nautico. Il Gabbiano partecipa anche al campionato regionale a squadre di tennis e attualmente milita in serie D3.
Ci sono due squadre che operano all'interno del Pattinodromo comunale di Ladispoli e sono:
A. S. D. DEBBY ROLLER TEAM, squadra di pattinaggio velocità, blasone nazionale ed internazionale con atleti di livello mondiale.
A. S. D. SKATING CLUB LADISPOLI, squadra di pattinaggio artistico, nata nel 1974, di livello nazionale ed europeo.
Ci sono diverse società dilettantistiche di basket, pallavolo, ginnastica ritmica, artistica. Ci sono anche due circoli per praticare nuoto e scuole di danza ed una scuola di scherma " Club Ariete 95".

Villa di Pompeo